Caserta - Diete sane e sostenibili come la Dieta Mediterranea rappresentano uno strumento cruciale per migliorare la nutrizione di tutti, proteggere l'ambiente e combattere lo spreco alimentare.
Questo il messaggio centrale dell'evento organizzato oggi dal Governo italiano, con il sostegno della FAO, per sensibilizzare l'opinione pubblica sui benefici della Dieta Mediterranea e su come essa sia uno strumento importante e concreto per l'attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite.
L'evento ha messo in evidenza non solo i benefici - ampiamente riconosciuti - della Dieta Mediterranea per la salute e per una corretta nutrizione, ma anche il modo in cui essa includa prodotti che esercitano una minore pressione sul suolo e sulle risorse idriche, che comportano minori emissioni di gas serra, che arginano il fenomeno dell'erosione della biodiversità e che migliorano le condizioni di vita delle popolazioni rurali.
Intervenendo all'evento, il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, ha sottolineato l'importanza di una dieta sana e dell'accesso a cibi nutrienti per combattere la malnutrizione e le malattie.
QU ha poi dichiarato che ci sono molte lezioni importanti da imparare dalla Dieta Mediterranea e dall'Italia, citando le abitudini di riciclare gli avanzi di cibo per ridurre gli sprechi alimentari, ad esempio preparando zuppe.
Lo spreco alimentare è una delle maggiori sfide a livello globale e la sua riduzione è una priorità assoluta nel Mediterraneo, una regione con risorse limitate. Caratteristica questa che si riflette anche nella dieta locale.
"La cultura è stata per voi strumento di sopravvivenza - siete una civiltà orgogliosa da migliaia di anni", ha detto il Direttore Generale.
QU ha parlato dell'importante contributo che il Mediterraneo ha dato all'agricoltura e dei molti della regione che sono oggi apprezzati nei paesi più lontani. Ha poi sottolineato la popolarità della cucina italiana nel mondo.
"Spero che capiremo la vera diplomazia dal cibo italiano", ha detto al pubblico.
In chiusura ha esortato il pubblico a non perdere la speranza nonostante le sfide complesse che il mondo si trova ad affrontare, come la crescente insicurezza alimentare e l'impatto della crisi climatica.
"Stiamo affrontando sfide e rischi, ma restiamo fiduciosi", ha detto.
L'evento, svoltosi presso la Cappella Palatina della Reggia di Caserta, ha visto la partecipazione del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e altri esperti di alimentazione e nutrizione.
Il Ministro Di Maio ha affermato che, a causa dell'impatto della guerra in Ucraina, la comunità internazionale dovrebbe impegnarsi ancora di più per rendere i sistemi agroalimentari resilienti e sostenibili. Ha osservato che la dieta mediterranea rappresenta un importante punto di riferimento per il mondo grazie ad un approccio inclusivo della gestione del territorio e delle sue risorse, e ai modelli di produzione e di consumo del cibo.
Oltre che sulle sfide alla sicurezza alimentare, l'evento si è concertato anche sulle priorità della diplomazia alimentare italiana e su come promuovere il turismo, lo scambio culturale e stimolare l'economia. L'evento ha riunito rappresentanti dell'industria alimentare, diversi sindaci da tutta Italia ed esperti che hanno discusso su come ridurre gli sprechi alimentari, i benefici del consumare cibo locale e di come migliorare le pratiche agricole.
L'evento rientra in una continua e lunga collaborazione tra Italia e FAO per mettere in evidenza i benefici per la salute e per altri elementi della sostenibilità dei modelli nutrizionali della Dieta Mediterranea e di altre diete sane, e si è tenuto a pochi giorni dalla Terza Conferenza Mondiale sul rilancio della Dieta Mediterranea ospitato a Bari dall'istituto agronomico CIHEAM dal 28 al 30 settembre.
La Conferenza mira ad avviare azioni più concrete in linea con la Dichiarazione di Matera del G20, per evidenziare come la Dieta Mediterranea promuova un consumo e una produzione di alimentare sani e sostenibili, oltre ad avere un ruolo strategico e diplomatico nella promozione a livello globale dei principi alla base di questo modello alimentare.